Chi sono

Chi sono?
Un amministratore che vuole condividere una visione e renderla concreta.
La politica è sempre stata la mia passione, anche in tempi di disaffezione e astensionismo. I giovani, il sociale, le aree interne, la lotta allo spopolamento, lo sviluppo sostenibile: le mie battaglie, che ora voglio riportare al centro del dibattito regionale, con concretezza e soluzioni, a fianco di Roberto Gravina, con la lista di centro sinistra “Gravina Presidente – Progresso Molise”.
Mi definisco prima di tutto un amministratore. Per 10 anni sono stato sindaco di San Pietro Avellana (IS), il mio paese d’origine, in cui vivo e in cui cresco in miei due figli. Vivere nelle aree interne e lavorare per renderle migliori in termini di servizi e di opportunità è sempre stato per me motivo per restare in Molise. Vivere qui è una scelta da cui partire per cogliere le esigenze delle persone molisane e costruire insieme un futuro che inverta il “timer” dello spopolamento.
L’attività amministrativa per me significa dedizione incondizionata, studio, apertura, sviluppo, rete e condivisione. Di qui l’impegno attivo negli anni all’interno dell’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, il lavoro svolto in sinergia con il Consorzio Assomab, che unisce 7 comuni alto molisani, e di cui ho avuto il privilegio di essere presidente grazie al coinvolgimento degli altri amministratori del territorio. Durante il mio mandato, abbiamo ottenuto il riconoscimento UNESCO, assegnato alla Riserva della Biosfera Alto Molise, il primo e unico in tutta la regione. Un riconoscimento importantissimo per la salvaguardia ambientale e lo sviluppo sostenibile di tutta l’area, frutto di un lavoro di squadra: un modello che ha funzionato e che vorrei applicare a livello regionale. Come sindaco sono stato attivo promotore di realtà interistituzionali come il Gal Alto Molise e la SNAI Strategia Nazionale Aree Interne Alto Medio Sannio, che comprende 33 comuni del territorio molisano. Sono stato per diversi anni vicepresidente dell’Associazione Città del Tartufo, che conta 70 realtà legate dalla valorizzazione del tartufo in tutta Italia. Queste esperienze sono l’ispirazione per portare avanti obiettivi importanti, soprattutto in merito ai servizi essenziali: la sanità, la scuola, la mobilità. I tre settori che negli anni hanno sofferto di più, ma che sono indispensabili per risollevare le sorti di una regione dove ogni 10 anni si perdono 35mila persone, ogni anno circa 3.500, ogni 5 anni la popolazione di una città grande come Isernia.
Perché mi candido come consigliere regionale del Molise?
Perché rispetto all’agonia del Molise non si può stare alla finestra a guardare. Il cambiamento si fa dentro l’urna, mettendoci la faccia. Voglio per questa regione una ripartenza, che tragga linfa da ciò di cui tutti noi, gli abitanti del Molise e i molisani che amano questa terra, abbiamo bisogno. Voglio che i giovani abbiano fiducia della politica. Dar loro una concreta possibilità per restare e per creare, qui in Molise, una vita di qualità. Con l’occupazione, i servizi, le nuove possibilità provenienti dalle economie green.
Dobbiamo vincere il disfattismo, andare oltre le logiche clientelari, la politica basata sull’apparenza. Dobbiamo innescare un cambiamento. Senza rassegnazione. Senza piangerci addosso. Dobbiamo ribaltare la prospettiva. Ripartire dai servizi, dalle infrastrutture, dall’ambiente, dagli investimenti, dal sociale, dallo sviluppo.
Perché mi candido nella lista Progresso Molise di Gravina, candidato presidente della Regione?
Perché guardiamo fuori dagli schemi, ma dentro la politica. Mi sento parte di un gruppo di persone che sono operative, impegnate, che si sono formate sul territorio e che vogliono concretamente lavorare per risollevare le sorti della regione. La mia visione va al di fuori delle logiche di partito. È una visione libera di spaziare concretamente sulla programmazione e guarda al progresso della Regione. Questo è un punto di forza.
Per tutto questo, mi metto al servizio del Molise e dei molisani, nella speranza e nella consapevolezza che il cambiamento riparta da tutti noi.
Il Molise riparte da NOI.